Una città da leggere: il design come racconto urbano

Si è aperta oggi la prima sessione di Italian Design Agorà, evento organizzato e promosso dall’Istituto del Design di Matera nell’ambito del Progetto D.I.A.R.Y., finalizzato all’internazionalizzazione delle Istituzioni AFAM. La giornata è stata dedicata al tema “Gli spazi narrativi della città”, cuore progettuale e concettuale dell’intero evento.

La mattinata, introdotta dal Presidente dell’Istituto Pasquale Domenico Toce e dalla Direttrice Maria Sinatra, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni partner del progetto D.I.A.R.Y.: l’On. Nicola Ciracì (Presidente ABA Lecce), Alessandro Montel (Presidente MADE Program Siracusa), Mario Spada (Conservatorio “E.R. Duni” di Matera) e Angela Rita Iacovino, responsabile scientifica di progetto.

Sotto la guida della Responsabile scientifica del progetto D.I.A.R.Y., Angela Rita Iacovino, è stata inaugurata la mostra dei progetti degli studenti del 3° anno del Corso di Laurea in Design, che, attraverso un’indagine su luoghi significativi di Matera, hanno immaginato interventi capaci di mettere in dialogo la dimensione fisica e simbolica degli spazi della città. Il progetto ha guidato gli studenti nell’analisi critica e nella valorizzazione di luoghi significativi della città, con un approccio che intreccia sostenibilità, identità e inclusione. Tre le coordinate chiave: tema, spazio e oggetto, declinate in forma di interventi progettuali che dialogano con il paesaggio urbano e con la sua stratificazione storica e sociale.

A presentare i percorsi sono stati i docenti e designer Laura Maria Barile, Tommaso Schiuma, Fiorella Rosaria Fiore, Gaetano Lopez e Michelangelo Tria, che hanno coordinato il lavoro degli studenti finalizzato all’elaborazione di progetti d’allestimento delle riletture delle opere del New Pop artist Esteban Villalta Marzi, le cui opere sono state scelte dagli studenti e inserite in concept progettuali urbani per reinterpretare la narrazione degli spazi urbani presi in esame.

L’intervento del prof. Chieco Cleto Luca ha introdotto la figura di Esteban Villalta Marzi, artista iconico del New Pop europeo, ricordato attraverso una retrospettiva curata da Patricia Pascual e Matilde Spedicati, che hanno offerto uno sguardo intimo e critico sulla poetica e sulla libertà espressiva dell’artista, legato alla città di Matera anche dalla storica amicizia tra il padre Mariano e José Ortega.

A seguire, Mario Spada, esperto del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera, ha aperto uno spazio di riflessione sul sound design come strumento narrativo, capace di dare voce agli “spazi invisibili” della città, superando la dimensione funzionale per accedere a una forma di racconto sensoriale e immersivo.

La mattinata si è conclusa con l’inaugurazione della mostra fotografica “La fotografia del paesaggio umano”, curata dal fotografo Pierangelo Laterza. Frutto di un workshop, il progetto racconta Matera attraverso la lente della fotografia di paesaggio urbano, con particolare attenzione ai contrasti tra la città storica e i quartieri di espansione degli anni Sessanta, come Spine Bianche e Piazza Marconi.

Nel pomeriggio gli studenti dell’IdD hanno presentato i concept progettuali degli allestimenti ispirati alle opere di Esteban Villalta Marzi, in cui hanno integrato modellazione 3D, rendering e visualizzazione immersiva, offrendo un’esperienza di fruizione aumentata degli spazi urbani.

In parallelo, sono state presentate le composizioni acusmatiche realizzate dagli studenti della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera, guidati dai docenti Franco Degrassi, Giuseppe Salatino e Ignazio Parisi. Le composizioni, pensate come paesaggi sonori specifici per ciascun intervento, arricchiscono i progetti d’allestimento di una dimensione emotiva e percettiva profonda.

A introdurre i gruppi di studenti e coordinare i lavori sono stati la docente Laura Maria Barile e il designer Tommaso Schiuma.

Questa prima giornata ha mostrato come il design possa diventare un dispositivo narrativo capace di leggere e reinterpretare il paesaggio urbano, attraverso una visione integrata tra arte, suono, materia e racconto.


Progetto “Digital and International Arts through Augmented Reality and Research for Young students (artists) – D.I.A.R.Y.” – CUP H81B24000090006 (Decreto di concessione n. 156 del 13/05/2024) è finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU per la M4C1 – Linea d’investimento 3.4, “Didattica e competenze universitarie avanzate”, sotto-investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM” del PNRR