Per il terzo e ultimo incontro di Dialoghi di Design per l’A.A. 2021-2022, organizzato dall’Istituto Del Design  di  Matera a cura di Rosaria Copeta e Stefania Galante, patrocinato da ADI Delegazione Puglia e Basilicata, sarà ospite Giulio Iacchetti, designer, collabora con diverse aziende, tra cui Abet Laminati, Alessi, Bialetti, Coop, Danese Milano, Dnd, Dorelan, Foscarini, Magis, Moleskine, fondatore del marchio Internoitaliano, curatore di mostre e esposizioni tra cui “Cruciale”, “Razione K”, “Mollette da Bucato” e “Created in Italy”, e vincitore di due Compasso d’Oro ADI: per la posata Moscardino (2001) e per i tombini Sfera (2014). Nel 2009 la Triennale di Milano gli ha dedicato una mostra personale, “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”. Èautore di libri e il suo ultimo progetto editoriale è Semplici formalità edito da Johanand Levi editore.

Nella postfazione,Cino Zucchi, paragona il libro, a un abbecedario di oggettiaccomunati dall’apparire semplici, ma che in realtà tali non lo sono. Perché fare cose semplici è operazione più difficile che fare cose difficili, come ci avverte lo stessoZucchi, citando Leopardi, «non è difficile il fare una cosa difficile, difficilmente, ma in modo che paia facile».

Con un linguaggio chiaro, Iacchetti ci mostra,come il raggiungimento della semplicità portialla perfezione.Il Bello è la conseguenza del Giusto, direbbe Munari. Ogni oggetto di Semplici formalità è, infatti, una breve lezione del design “giusto”: perfetto e non perfettibile, dotato di sintesi, a volte adattabile al mutare dei tempi e capace di generare nuovi buoni progetti. Caratteristiche e qualità di un design e di un modo di procedere che possiamo riconoscereanche nel lavoro di Iacchetti.