Il design come racconto urbano: suono, tecnologia e visione per le città del futuro
La prima edizione dell’Italian Design Agorà, evento promosso dall’Istituto del Design di Matera nell’ambito del Progetto PNRR D.I.A.R.Y. per l’internazionalizzazione, si conclude con una giornata interamente dedicata al tema degli spazi narrativi. Un momento conclusivo che ha tenuto insieme le diverse direttrici emerse nelle giornate precedenti: il progetto come forma di racconto, di relazione e di attivazione culturale e sociale.
Dopo l’accoglienza e i saluti istituzionali del Presidente Pasquale Domenico Tocee della Direttrice Maria Sinatra, la Responsabile scientifica del progetto, Angela Rita Iacovino, ha introdotto i temi della giornata: narrazione sonora, realtà aumentata e design urbano come scrittura collettiva.
Il pomeriggio si apre con un momento all’insegna dell’internazionalità: le studentesse della Faculty of Fine Arts and Design della Izmir University of Economics, ospitate dall’istituto del Design nell’ambito del workshop di allestimento delle mostre interne all’IdD, hanno presentato i loro progetti elaborati nell’ambito dei corsi di Visual Communication Design e Interior Architecture and Environmental Design; successivamente ha preso parte anche il Decano della Facoltà di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Tirana, Vokshi Armand, che ha presentato il campus e le iniziative della facoltà, consolidando il dialogo internazionale avviato tra l’Istituto del Design di Matera e l’istituzione albanese. La collaborazione si fonda su un accordo di mobilità per studenti e docenti, volto a promuovere esperienze formative condivise, scambi didattici e progettuali. Tra i temi discussi, l’avvio di progetti congiunti di ricerca applicata e co-design, incentrati sulla valorizzazione dello spazio urbano e sulla sperimentazione di pratiche narrative e inclusive. L’intervento del Decano ha ribadito l’importanza di costruire alleanze accademiche transnazionali per formare designer capaci di operare a cavallo tra locale e globale, in una prospettiva culturale e progettuale sempre più aperta e interconnessa.
Il primo intervento tematico – Narrazioni Sonore Evolutive: dal Soundscape all’Intelligenza Artificiale – è stato curato da Mario Spada e Dario Mattia, esperti in ricerca e innovazione del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera. A partire dalle radici teoriche del soundscape, i due relatori hanno esplorato il potenziale narrativo del suono come forma di lettura e articolazione dello spazio urbano, illustrando come l’intelligenza artificiale possa amplificare le possibilità espressive del paesaggio sonoro, restituendo alla città la sua voce invisibile.
Il secondo intervento, affidato a Francesco Gabellone, architetto e Senior Technologist del CNR Nanotec (partner Progetto D.I.A.R.Y.), ha proposto una riflessione sul ruolo delle tecnologie immersive, come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), nella valorizzazione del patrimonio culturale. Gabellone ha illustrato casi di studio che mostrano come tali strumenti, se utilizzati con rigore metodologico, possano trasformare i processi di apprendimento e fruizione, contribuendo alla costruzione di un Digital Cultural Heritage capace di raccontare i beni culturali in forme nuove e coinvolgenti.
Nel tardo pomeriggio ha fatto visita all’Istituto del Design il nuovo Sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, che ha incontrato il Presidente dell’IdD prof. Pasquale Domenico Toce, gli studenti, docenti e ospiti, sottolineando il valore strategico di iniziative come questa per la crescita culturale e creativa della città. Il Sindaco ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’Istituto e per la sua capacità di attivare un dialogo concreto tra educazione, innovazione e territorio: «Nella mia immaginazione di quello che la città può diventare c’è sicuramente una città votata all’innovazione e alla creatività, elementi propri del lavoro del designer professionista. È particolarmente bello vedere che c’è un luogo dove si progetta, si crea e si produce e poterlo fare qui a Matera è un privilegio per la città».
A chiudere i lavori, la Lectio Magistralis dell’architetto e designer Stefano Follesa (Università di Firenze), dal titolo Città come libri. Una riflessione intensa e generosa sul design narrativo come pratica progettuale e civile, capace di restituire senso e identità agli spazi urbani. Attraverso riferimenti teorici e progetti recenti, Follesa ha mostrato come oggetti, luoghi e messaggi possano costituire un unico linguaggio, in cui la città diventa libro e il progetto una forma di scrittura che connette passato, presente e futuro.
Con questa giornata si conclude una settimana ricca di contenuti, visioni e collaborazioni. L’Italian Design Agorà 2025 ha costruito un dialogo aperto tra accademia, università, impresa, ricerca e cultura, coinvolgendo studenti, docenti, professionisti, istituzioni AFAM, realtà internazionali e imprese del territorio. Dagli spazi narrativi di Matera alle soluzioni per il mobile imbottito, dalle tecnologie digitali ai suoni urbani, l’evento ha messo in luce un design che ascolta, interpreta e trasforma, riconnettendo le comunità al proprio patrimonio materiale e immateriale.
La serata si è conclusa con un momento conviviale in terrazza, alla presenza degli ospiti, dei partner e della comunità dell’Istituto.
Italian Design Agorà 2025 è un evento organizzato dall’Istituto del Design nell’ambito del Progetto D.I.A.R.Y. – finanziato dal MUR con fondi PNRR – per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano aumentandone l’attrattività internazionale.
Progetto “Digital and International Arts through Augmented Reality and Research for Young students (artists) – D.I.A.R.Y.” – CUP H81B24000090006 (Decreto di concessione n. 156 del 13/05/2024) è finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU per la M4C1 – Linea d’investimento 3.4, “Didattica e competenze universitarie avanzate”, sotto-investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM” del PNRR